" Sindrome Post COVID-19 e trattamento Osteopatico "

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Una mano per la salute!

Nell’ultimo periodo arrivano in studio pazienti che manifestano i sintomi di quella che, alle ricerche condotte fino al gennaio 2022, viene definita Long Covid Exposition o Sindrome post Covid, ma di cosa si tratta?

Quella da long covid è una sindrome post virale che accompagna gran parte dei pazienti che hanno contratto e sono successivamente guariti dall’infezione COVID-19 ma che continuano a manifestare strasicichi di sintomi che colpiscono il sistema salute. Tali strascichi impediscono al paziente di condurre una vita “normale”. Questa sindrome può manifestarsi in maniera acuta o subacuta: quello che si deve evitare  che cronicizzi.

I meccanismi del long covid vanno a colpire principalmente il sistema immunitario che, essendo stato sollecitato, va a generare una risposta anomala che può aggredire e danneggiare organi e tessuti del corpo.

Ad oggi non esistono terapie specifiche per curare i disturbi del long covid, si può però ricorrere a diverse figure sanitarie per alleviare i sintomi ed aiutare il sistema salute a ripristinare un buon equilibrio al fine di incentivare la risposta omeostatica e la guarigione.

Per quella che è la mia esperienza personale posso affermare che anche la Terapia Osteopatica può affiancarsi ad altre figure professionali, come quella del nutrizionista, dello psicologo e del medico di base, per migliorare la sintomatologia del paziente.

Mi preme sottolineare il fatto che il campione è assolutamente ridotto per parlare di evidenza scientifica.

Come si manifesta il long covid?

Andando ad analizzare e comparare quelli che ad oggi sono i sintomi che vengono manifestati in studio di osteopatia, in linea generale il paziente lamenta forte astenia, edema e gonfiore, dolori muscolari, cervicalgia, mal di schiena generalizzato, disturbi del sonno e della digestione, nebbia mentale (spesso individuabile come sindrome da stress post traumatico) oltre che una serie di sintomi che coinvolgono direttamente l’apparato respiratorio.

Ciò che emerge dalla diagnosi palpatoria osteopatica sono disfunzioni a carico di:

  • Colonna lombare e cervicale
  • Loggia anteriore del collo e loggia mediastinica
  • Diaframma e coste
  • Motilità epatica
  • Cavità retroperitoneale
  • Tensioni a carico della fascia profonda

In media dopo il terzo trattamento il paziente inizia a segnalare un miglioramento che coinvolge in primis la colonna vertebrale, a seguire la loggia mediastinica ed in ultimo un recupero, seppur lento, della vitalità  e della forza fisica.

Il consiglio che lascio a coloro i quali hanno contratto COVID, in particolare modo nelle forme severe accompagnate da forti episodi di forte tosse ed astenia, è quello di rivolgersi dal proprio osteopata o terapeuta di fiducia per ripristinare una buona armonia delle strutture che ho citato precedentemente.

Non pensiamo soltanto al sintomo dolore come un qualcosa di attribuibile superficialmente alle strutture anatomiche: pensiamo anche a ciò che questi contenitori (torace, addome, colonna) contengono.

Una buona mobilità  delle strutture garantisce una buona qualità  delle funzioni che esse svolgono:

La cervicale non ha unicamente la funzione di reggere il capo e farlo muovere: la loggia del collo è fondamentale per il suo contatto con strutture linfatiche, nervose, sanguigne, respiratore, digerenti, ormonali (¼)

I muscoli intercostali hanno funzioni specifiche legate alla respirazione ma correlazioni importantissime anche con il sistema linfatico e connessioni FONDAMENTALI con il sistema nervoso autonomo, allo stesso modo il diaframma ha a sua volta influenze su tutto il tubo digerente, su importanti vasi venosi ed arteriosi e su tutto il sistema muscoloscheletrico.

La pleure è direttamente collegata alla porzione interna delle coste: un’infiammazione pleurica ha esiti diretti su queste strutture tanto che una restrizione di movimento della pleure stessa va ad alterare la naturale funzione polmonare (assorbire energia dall’ossigeno, eliminare sostanze tossiche dall’anidride carbonica)

Il fegato ha importantissime funzioni metaboliche e viene messo a dura prova durante il decorso di una malattia, ancor più se di origine virale, per la quale si mostra necessario l’utilizzo di vari farmaci.

In conclusione: struttura e funzione sono elementi strettamente correlati. Seppur il campione è ancora basso per poter parlare di evidenza scientifica il trattamento osteopatico si mostra di grande aiuto per coloro i quali riportano i sintomi di quella che viene attualmente definita come sindrome infiammatoria multisistemica.

La terapia multidisciplinare, inoltre, incentiva il percorso di recupero e di guarigione: osserviamo la salute nella sua complessità!

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